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LA RINUNCIA A COMBATTERE MASCHERATA DA SPIRITUALITÀ di SOROR INDIS

 

 

 

Invitiamo alla visione di

e, dopo averne già pubblicato:

www.grandeoriente-democratico.com-Non-sono-venuto-a-portare-pa

pubblichiamo il seguente, nuovo articolo di SOROR INDIS:

“Il dolore di ieri è la forza di oggi.

La forza permette al Guerriero di mantenere la centratura, l’allineamento dell’apparato psico-fisico alla missione dell’anima.

La forza è vigore del corpo sul piano fisico/materiale, che permette la rigenerazione della vitale energia; è mantenimento di emozioni superiori sul piano emotivo/astrale, che accompagnano le azioni con coraggio e rettitudine; è attenzione costante all’obiettivo sul piano mentale/causale, che sostiene la vigilanza senza mai abbassare la guardia diretta all’avversario. La forza diviene potere su piani altri ai quali il Guerriero accede quando spinto all’azione da scopi superiori. Il potere è energia di vittoria.

Il Guerriero mai si lascia ingannare dal buonismo di sedicenti spirituali che inneggiano ad una finta pace che si rivela sottomissione per rifiuto di responsabilità. Il buonismo incarnato da falsi profeti spinge all’inazione alimentata dalla lamentela prontamente giustificata. Chi non è disposto a combattere non merita la libertà. Chi non combatte per i propri ideali umanitari, si erge a parassita della comunità, divenendo dannoso per la stessa, poiché si fa trascinare a peso morto. In natura il più debole e il meno adatto al branco si sacrificano per la sopravvivenza del gruppo e lo stesso accade per gli esseri umani deboli, ma beninteso qui non fisicamente, deboli in spirito, privi di ideali veri, ma carichi di presunti valori vuoti di valore. Il sacrificio si esterna ad un’ottava bassa con sottomissione, limitazione di libertà, dipendenza.

Questi sono gli uomini viventi nella scelta facile di confondere il buono col buonismo, la spiritualità con l’inazione, la compassione con la pietà, l’equità con l’uguaglianza, confusione voluta poiché giustifica la loro inerzia e rifiuto della realtà. Questi individui inneggiano alla pace nel tentativo di celare la paura della morte, esaltando la vita eterna come fine ultimo, ovvero come traguardo da raggiungere il più tardi possibile in un tempo lineare, poiché intanto esasperano la vita terrena di un corpo che è lo strumento di evoluzione dello spirito e mai l’obiettivo.

A che serve un corpo longevo se lo scopo di tale vita è egoico? Diviene un fine inutile. È la morte sul campo, sia essa fisica o iniziatica, che trasmuta l’ego in sé e mai l’allontanamento dalla realtà.

Duemila anni fa il grande iniziato detto il Cristo ci indicò tutto questo con la parabola del figliol prodigo, che solo pochi uomini attenti ne hanno compreso il suo significato più profondo. Non è l’assenza di guerra che indica un mondo di pace, ma la sua esistenza nonostante la guerra stessa, quella guerra rappresentativa del continuo conflitto che il mondo terrestre della dualità ci dona come comprensione della nostra integrità, costituita da luce e ombra, da pace e conflitto. E il Guerriero conosce ciò esprimendolo in un perfetto equilibrio, poiché mai strumentalizza la guerra, ma la battaglia diviene un modo per difendere se stesso e chi è privo di mezzi e capacità per farlo. Ma chi le possiede e non si pone al servizio non merita il sacrificio di altri.

Le energie di tutti gli uniti da intenti comuni devono essere incanalate per nutrire il potere del risultato. Chi ozia finirà nella geenna, ignaro di essersi creato da sé quel destino attraverso l’inazione, la procrastinazione, la fuga dalle responsabilità. Inconsciamente ha stabilito egli stesso di essere eliminato come zavorra. Egli era già cadavere prima di morire.

Non siamo mai puniti per le nostre azioni o inazioni, ma dalle azioni o inazioni stesse.

Smettete di trascinarvi dietro ai Guerrieri rallentando la loro opera, giustificando l’automanipolazione mentale che il male dipende solo dall’esterno. L’esterno è creato da ognuno di noi e ognuno se ne assume la responsabilità del cambiamento. Non è pregando, meditando o recitando mantra che il mondo muta, ma quando questi divengono azioni mirate quotidiane.

La pace è uno stato dell’essere, non una condizione donata per grazia divina. E la pace interiore è tale nel Guerriero poiché egli sceglie di alimentarla senza abbassare la guardia sui conflitti interiori che gli appartengono. Siamo integri quando luce e ombra sono in noi in eguale misura, mai quando una prevale sull’altra. Troppa luce acceca, troppa ombra cela la realtà.

Il Guerriero combatte i propri demoni trasmutandoli in potere personale. Perché dovrebbe combattere anche quelli di un altro? L’altro perderebbe la sua integrità e il guerriero avrebbe esaltato il proprio ego. Il Guerriero prende la sua spada ogni istante per cambiare il mondo, poiché essa è il suo talento. Tutti sono invitati a prendere la propria e porsi al servizio. Lo scopo della vita è funzionare, non rimanere in attesa.

La pace va conquistata in sé, poi mantenuta. Come puoi mantenere una pace che non hai mai conquistato? Ecco la fonte del buonismo. Alimentare una fittizia pace indotta da altri significa parassitare quella situazione dipendendo dalla loro autorità. Nella personale acquisizione se ne conoscono anche le modalità di rigenerazione.

È giunto il momento di far cadere le maschere e di educare il Guerriero in noi.

Il tempo di agire è adesso.

(SOROR INDIS)

NOTA BENE: I circuiti massonici sovranazionali progressisti cui Grande Oriente Democratico ( www.grandeoriente-democratico.com ) e il Rito Europeo Universale fanno capo non praticano il proselitismo (attività legittima per organizzazioni religiose e/o politiche, ma improprie per Fratellanze di natura liberomuratoria). Tuttavia, chi si ritenesse pronto e appropriato per un percorso di perfezionamento esistenziale (materiale e spirituale) di natura iniziatica e volesse rafforzare le fila dei circuiti latomistici progressisti che combattono la “controiniziazione neoaristocratica”, potrà presentare la propria candidatura scrivendo a:info@grandeoriente-democratico.com.

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[ Articolo del 15 dicembre 2020 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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