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Grande Oriente Democratico saluta il passaggio all’Oriente Eterno del Fratello Massone Antonio Maccanico

 

 

 

 

Fra i tanti lanci di stampa che segnalano la triste notizia (triste se vista con occhi profani e umani, troppo umani), segnaliamo quello che, dal noto Sito Dagospia, si intitola

“Con Maccanico se ne va un grande ‘meccanico’ dello Stato (quando i poteri forti erano forti davvero)”, pezzo per DAGOSPIA del 23 aprile 2013 (clicca per leggere).

Semmai, correggiamo i redattori di Dagospia che si sono preoccupati di dare un titolo originale al collage di lanci di Ansa e Adnkronos contenuti nel pezzo citato, ricordando loro (e, più in generale, all’opinione pubblica) che i “poteri forti” sono “forti” oggi nella stessa misura in cui erano “forti” ai tempi in cui Maccanico ricopriva delicati e importanti incarichi istituzionali pubblici, semi-pubblici e privati.
Cambiano le modalità con cui i “poteri forti” ( costitutivamente massonici e para-massonici) esprimono la propria fenomenologia istituzionale e mediatica, ma non la sostanza di un Back-Office del Potere che, a livello euro-atlantico e globale, da circa tre secoli non ha smesso di egemonizzare le grandi traiettorie della Modernità e della Contemporaneità, in termini soprattutto progressisti fino ai primissimi anni ‘70 del Novecento, in termini involutivi, elitari, tecnocratici e anti-democratici negli ultimi decenni.

Come che sia, oggi rendiamo omaggio, fra luci e ombre, pregi e difetti del suo prestigioso percorso civile, politico e massonico, al Fratello Antonio Maccanico.
Costui, infatti, culturalmente vicino ad alcuni settori peculiari della Massoneria d’oltralpe, iniziato in una delle speciali super-logge sovra-nazionali (con aderenti di differenti Comunioni nazionali o affiliati iniziati direttamente e senza passare dalle Obbedienze locali dei diversi Paesi) note agli addetti ai lavori come “UR-LODGES” (una creazione originalissima dello spirito latomistico novecentesco, di cui parla adeguatamente e minuziosamente il Fratello Gioele Magaldi nel libro di imminente pubblicazione, MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore), merita di sicuro un posto di riguardo nel pantheon massonico italiano.
Incurante di dissimulare la propria cifra massonica e la propria contiguità con il milieu libero-muratorio, non ha mai fatto mancare, anche in termini di vivace partecipazione intellettuale, la propria vicinanza anche a qual Grande Oriente d’Italia nel quale, tuttavia, non era stato originariamente iniziato.
In molti, infatti, ricorderanno gli interventi pubblici del Fratello Maccanico in diversi convegni e incontri di rilevanza culturale, meta-politica e civile promossi dal GOI.
Insomma, al contrario di tanti massoni contro-iniziati coperti e imboscati, farisei, ipocriti e timorosi di vedere disvelata la propria storia e identità latomistica, il Fratello Antonio Maccanico, pur iniziato nell’ambito di quelle officine dell’aristocrazia massonica sovra-nazionale e trans-nazionale note come “UR-LODGES”, non ha mai evitato di accostare pacificamente il suo nome alla Comunione nazionale italiana maggioritaria e più antica, cioè al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
Anche per questa sua limpida serenità, per questa sua integrità e forza morale di Uomo e Massone incurante del culturame becero che alimenta l’anti-massonismo italico (praticato da ambienti culturali biecamente clericali oppure comunisti e post-comunisti, o ancora fascisti e post-fascisti, tutti indistintamente solleciti di giorno nella caccia alle streghe contro i Liberi Muratori, di notte invece speranzosi di essere affiliati a qualche loggia esclusiva o comunque di poter inciuciare con il mondo dei grembiulini), rendiamo un sentito, affettuoso e commosso omaggio ad Antonio Maccanico.
Benvenuto e/o bentornato all’Oriente Eterno, Fratello Maccanico!

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO  (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 15-23 aprile 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com