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Grande Oriente Democratico, la Festa della Repubblica del 2 giugno e la Politica delle Mezze Calzette: vedi Angelino Alfano e Renzo Bossi a destra, la coazione a ripetere auto-distruttiva a sinistra, l’assenza di contenuti al centro, il nanismo del G.O.I. targato Raffi

 

 

 

 

Siamo sinceramente sbalorditi e disgustati.
Grande pollaio mediatico attorno a questa designazione, da parte dell’Imperatore di Arcore, di un suo Proconsole sbiadito.
Accanto al più che legittimo scetticismo noncurante di molti (e per fortuna), ci sono altri, anche formalmente indipendenti dal centro-destra berlusconizzato, che si arrischiamo in sproloqui agiografici di tal Angelino Alfano da Agrigento, capitato a fare il Ministro della Giustizia secondo quegli stessi principi cortigiani da Basso Impero per i quali altre mezze calzette politiche come lui vanno ad occupare la Presidenza del Senato o scranni comunque importanti e lautamente pagati da ministro, viceministro, sottosegretario, parlamentare, consigliere regionale, etc.
Quo usque tandem abutere, Berluscone, patientia nostra?
Ma a coloro che hanno plaudito alla nomina di Alfano quale Segretario politico del PDL, sia tra gli ometti e le donnine della Corte del Sultano, sia tra i pennivendoli sedicenti indipendenti ed equidistanti, non viene in mente che un Segretario politico dovrebbe essere eletto dalla base del Partito e non per tocco del Sovrano?
Non viene in mente che, a parte il fatto di essere un innocuo e fedele esecutore degli ordini del Padrino di Arcore cui deve tutto, Alfano non ha mai dimostrato una indipendente personalità politica e una visione purchessia del PDL o del centro-destra che fosse in qualche modo autonoma da quella impartitagli quotidianamente da chi l’ha elevato ad insperate cariche pubbliche?
Seguendo quasi alla lettera gli insegnamenti del peggiore machiavellismo (il Machiavelli che piace a Noi, invece, è quello della passione civile che traspare dai Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio) il Fratello Berlusconi ha applicato quella norma che consiste nell’elevare ai posti di maggiore responsabilità i mediocri e i subalterni psicologicamente, liberandosi gradatamente di tutte le menti pensanti, autonome e “superbe”.
Le frizioni di sempre con Giulio Tremonti (la cui politica economica comunque riteniamo insufficiente e l’abbiamo sempre detto con chiarezza) e/o con altre personalità di un certo spessore nascono anche dal fatto che personaggi come l’attuale Ministro dell’Economia non sono dei camerieri o dei maggiordomi, cui Berlusconi possa impartire ordini schioccando le dita.
A differenza di coloro che, invece, dovendo tutto al PRINCIPE ed essendo nulla senza di LUI, non saprebbero negargli alcunché ed eseguono pedissequamente ogni minima istruzione, costretti come sono, dalla loro penosa (ancorché comoda e remunerativa) condizione di cortigiani, ad ubbidire acriticamente sempre e comunque.
Perciò, questa grottesca designazione dall’alto di Angelino Alfano quale Segretario nazionale di un non-partito che ha anche tre coordinatori (in realtà tre sergenti che impartiscono discipline e istruzioni ad una marmaglia di pseudo-parlamentari nominati e mercenari - salvo alcune felici eccezioni - per non parlare della disciplina illiberale e asfittica che regna sul territorio, fuori dalle aule parlamentari) rappresenta meglio di ogni altra cosa la continuità tra lo stile del PDL ante-amministrative 2011 e quello che avrebbe dovuto essere instaurato con una nuova fase
Ma di che…?
A parte i sergenti La Russa e Verdini e l’ex sergente Scajola (che bene o male hanno avuto ed hanno una loro piccola e caporalesca autonomia di giudizio, pensiero ed iniziativa, essendo furbi animali politici, pronti a fregare l’argenteria del Padrone non appena costui sia in letto malato o distratto), che il luogotenente del Generalissimo si chiami Sandro Bondi o Angelino Alfano o in altro modo, la scelta cade sempre su personalità talmente gregarie e incolori da assicurare l’assoluta subalternità del maggiordomo designato rispetto al suo Lord.

Sempre rimanendo a destra, nella LEGA, accanto alle mille combriccole e bande che si battono per la successione al leader carismatico (e per spartirsi prebende e quattrini), costui mostra un vizio politico ancor peggiore del suo degno Compare di Arcore: con sfrenato e osceno nepotismo, accecato dall’amore paterno e dall’egoismo in stile “familistico-mafioso” (inappropriato ad un sedicente Cantore dell’Orda Celtica), promuove un’altra mezza calzetta come il figlio Renzo Bossi ad inimmaginabili ribalte mediatiche e politiche.
Questi sono i due Signori cui l’Italia e la maggioranza degli italiani si sono affidati per circa vent’anni: Silvio Berlusconi e Umberto Bossi.
Grandi si, ma solo nella inesausta produzione di Mezze Calzette politiche e in una infingarda retorica che ha sfruttato e manipolato la buona fede di tanti bambinoni rimminchioniti, convocati davanti a tutte le televisioni del regno oppure dinanzi alle sacre ampolle sul greto del fiume Po.
Retorica buona solo a coprire il nepotismo, il peggiore clientelismo e l’avidità di poltrone per sé e per i propri famuli, familiari, cortigiani e ruffiani.
E intanto il Paese sprofonda nella m…, senza uno straccio di seria politica federale, fiscale, economica, giudiziaria, industriale, commerciale, artigianale, culturale, turistica, per non parlare della pubblica istruzione e della ricerca scientifica in quanto tale o applicata all’industria.

Che c’entra un Movimento massonico d’opinione come Grande Oriente Democratico con la deriva della Nazione italiana?
C’entra, c’entra e come.
Lo abbiamo spiegato ampiamente in passato quanto il Bene e il Progresso dell’Umanità facciano parte delle Tradizionali preoccupazioni della Libera Muratoria (vedi Editoriale del 23 settembre 2010 "Massoneria, Politica e il Grande Oriente Democratico" e A che serve GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO? ), al pari di più riservati e selettivi momenti di elevazione e perfezionamento spirituale, sia individuale che collettivo.
Anzi, ribadiamo che solo trascendendo il “Mondo” con adeguate pratiche iniziatico-esoteriche, all’insegna di visioni filosofiche di ampio respiro, si può dare un contributo alla Polis e, per converso, solo mettendo a disposizione dei propri simili i propri saperi e le proprie saggezze, queste ricevono una conferma autentica e probante.
Anche questo appartiene al patrimonio delle migliori tradizioni mitologiche, religiose e storiche delle varie civiltà umane: esile è quella sapienza che non sappia trascendere le piccole beghe faziose e di corto respiro, il frastuono profano delle umane faccende; vana è quella conquista iniziatica che non sappia volgersi indietro, a tentare di rischiarare e supportare il pellegrinaggio umano di tutti e di ciascuno.

Saremo felici, il giorno in cui i veri Massoni italiani (nella vita politica impegnati e/o orientati indifferentemente a destra, al centro o a sinistra) potranno festeggiare il 2 giugno come Festa condivisa di una Nazione che rispetti tutte le sue Istituzioni (senza la criminalizzazione di organi delicati come la Magistratura), che viva in un regime di vero pluralismo mediatico (senza semi-monopoli di chicchessia), che non debba difendersi dall’eversione di trame secessionistiche, anti-unitarie e anti-risorgimentali, che non sia mortificata da ingerenze clericali, confessionali e neo-temporalistiche, che possa scegliersi direttamente i propri rappresentanti e andarne fiera (invece di vergognarsene…) mentre svolgono le altissime funzioni parlamentari con autonomia, dignità e senso di responsabilità.
Saremo felici, come Grande Oriente Democratico, anche il giorno in cui la maggiore Comunione massonica italiana, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, tornerà alla piena legalità, alla libertà e a quella feconda dialettica plurale interna che, sola, è in grado di rendere autorevoli all’esterno, al cospetto della società civile.
Saremo felici quando il G.O.I. saprà federare attorno a sé tutte le altre comunioni latomistiche italiane, superando le mille e nominalistiche questioni concernenti la supposta regolarità e irregolarità di questo o quello, e quando lo stesso Palazzo Giustiniani, insieme alle migliori forze della Libera Muratoria internazionale, vorrà scrivere memorabili pagine di storia civile e culturale per l’Italia e per l’Europa, gettandosi alle spalle il nanismo grottesco, retorico, sterile, auto-referenziale e impresentabile costituito dall’attuale gestione di Gustavo Raffi e Camerati.
Saremo felici quando Grande Oriente Democratico e/o altri Movimenti e Comunioni massoniche non saranno costretti a dichiarare voti di preferenza politica per questo o quel candidato alle elezioni politiche, regionali o amministrative, per dovere di salvaguardia e tutela della tenuta democratica e liberale delle Istituzioni repubblicane, messe in pericolo da eversori secessionisti o da Aspiranti Monopolisti del Potere, sguaiatamente insofferenti di qualunque limitazione, controllo e funzione di garanzia di altri organi dello Stato.
Saremo ultra-felici quando G.O.D. e altri Gruppi Fraterni potranno permettersi il lusso di osservare tutto il panorama politico italiano, da destra a sinistra, senza scorgere con inquietudine nessun potentato o centro di interessi che attenti alla Democrazia e alle sue irrinunciabili Libertà.
Saremo entusiasti, quando il palcoscenico della Polis sarà calcato da politici e statisti di un certo spessore e non da mezze calzette; quando all’interno dei partiti vi sarà, universalmente, pluralismo e dialettica sincera tra base e dirigenza, senza oligarchie e caste ammuffite che mortifichino la passione civile dei cittadini, specie dei giovani.

Nel frattempo, non possiamo non osservare con impazienza quanto, dal cosiddetto centro (“Terzo Polo” o “Polo della Nazione”) non vengano prodotti apprezzabili (nel bene o nel male) contenuti politici (al di là della vuota affermazione di principio sul moderatismo) e quanto, dal centro-sinistra, si manifesti la solita coazione a ripetere gli stessi sbagli di sempre.
Errori gravissimi, fatti di immobilismo, tatticismo e ingenue furbizie, tutte fondate sul falso presupposto che basti far perdere Berlusconi e il berlusconismo per essere legittimati a governare l’Italia.
Questo discorso, ovviamente, riguarda più da vicino i Fratelli, le Sorelle, le Cittadine e i Cittadini che si riconoscono in “Democrazia Radical Popolare” (www.democraziaradicalpopolare.it ) e, in questo senso, rimandiamo alla lettura delle  10 Serie di Proposte per il Governo dell’Italia dal 2011 in poi,  da Democrazia Radical Popolare al Nuovo Centro-Sinistra (da costruire sulle ceneri del Vecchio), sia a quelle già pubblicate sia a quelle in corso di pubblicazione.

Per parte nostra, però, in quanto Massoni solleciti del bene della Polis da un punto di vista meta-politico, così come auspichiamo una rigenerazione del centro-destra all’insegna della de-leghizzazione e de-berlusconizzazione, parimenti gradiremmo che il centro-sinistra, invece di giacere sugli allori della sconfitta berlusconiana alle amministrative del maggio 2011 e di una eventuale semi-sconfitta ai prossimi referendum di giugno, si sbrigasse ad organizzare le primarie di coalizione e a costituire un “Governo-Luce” (il Governo-Ombra è quello berlusconiano…) che marchi stretto l’attuale esecutivo fino alle prossime consultazioni elettorali.
Ci ripugna, invece, questo mediocre e vile traccheggiamento che avrà come esito o la rivitalizzazione del Grande Fratello di Arcore o, anche in caso di futura vittoria elettorale alle politiche 2013 del centro-sinistra così com’è (senza idee né programmi forti per rilanciare il Sistema-Italia), una sostanziale auto-riproduzione dell’intero orizzonte politico attuale (da destra a sinistra), un orizzonte mediocre ed esiziale per le sorti della Nazione e dei suoi abitanti.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com