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Commento di GOD a “Da Hitler a Merkel, l’eterna presenza della dinastia Quandt”, articolo by Francesco Maria Toscano e reprimenda per l’antisemita “Filippo”, stolto commentatore de IL MORALISTA

 

 

 

 

L’altro giorno veniva pubblicato:

“Da Hitler a Merkel, l’eterna presenza della dinastia Quandt”, articolo del 23 ottobre 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere).

Intanto, per ben contestualizzare le ragioni ma anche i vincoli storiografico-ermeneutici attraverso cui comparare adeguatamente (e non anacronisticamente) il regime di Adolf Hitler con quello di Angela Merkel, consigliamo preliminarmente la lettura di

Germania 1933-1938 e 2005-2012. Da Hitler alla Merkel. Cioè quando i tedeschi diventano teste di ponte di esperimenti oligarchici ed egemonici ai danni dei popoli europei ( articolo del 26 maggio 2012, clicca per leggere).

Dopo di che, al netto di certe conclusioni sempre un po’ estremistiche e impressioniste, non v’è dubbio che Francesco Maria Toscano abbia messo a segno un altro punto importante nella sua opera di ricerca politologica, sociologica, antropologica e giornalistica in merito alla continuità storica di certi gruppi e famiglie di potere (europeo e globale) dal Novecento ad oggi.
Il nome dei Quandt, infatti, comparirà presumibilmente nel libro di imminente e attesissima uscita

Gioele Magaldi (con Laura Maragnani), MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore.

E apparirà, altrettanto presumibilmente, anche nell’immediato proseguo di questo saggio, cioè:

Il Potere Globale e i suoi Venerabili Maestri. Parte I (1870-2014), che del libro precedente costituirà un approfondimento (per quanto concerne la parte finale del XIX, il XX e i primi anni del XXI secolo, già comunque analizzati sapientemente, ma non esaustivamente, in MASSONI. Società a responsabilità illimitata).
Perché mai questa presenza della famiglia Quandt in studi volti a illuminare l’intreccio consustanziale del potere massonico con le genesi della modernità e della contemporaneità?
Perché la famiglia Quandt, al pari di molte altre importanti famiglie di industriali, banchieri, finanzieri, giuristi, politici, militari e diplomatici tedeschi, francesi, italiani, iberici, belgi, olandesi, svizzeri, scandinavi, mediterranei, mediorientali, latinoamericani, nordamericani, asiatici, australiani, etc. che hanno visto una sostanziale ascesa delle loro fortune già nel XIX oppure nel XX secolo, non in quanto famiglie con legami di sangue, bensì in quanto parti di una grande famiglia massonica sovra-nazionale (comunque articolata in gruppi di potere spesso in conflitto e competizione l’uno con l’altro: e anche di questo si parlerà ovviamente nei due libri di Gioele Magaldi appena citati), ben rappresenta, con la sua storia, la mancata soluzione di continuità nella gestione del potere economico occidentale tra gli anni precedenti e quelli successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Una mancata soluzione di continuità che in Germania Occidentale assunse tonalità addirittura clamorose e scandalose, per quanto i clamori e gli scandali fossero ben presto messi a tacere da mani sapienti e autorevoli dell’establishment massonico euro-atlantico più conservatore e ambiguo.
Infatti – e la cosa non riguardò solo la famiglia Quandt e altre numerose famiglie (tranquilli: Gioele Magaldi farà nomi e cognomi, con l’acribia storiografica e filologica che è ben nota e che gli è generalmente riconosciuta) dell’élite tedesca compromessa con il nazismo – ma persino la singola persona del massone rosacrociano Hjalmar Schacht (1877-1970, regista del sistema economico tedesco della Germana pre-hitleriana e weimariana sin dal 1924, poi di quella hitleriana dal 1933 al 1939, infine di quella della Repubblica federale tedesca negli anni cruciali del Dopoguerra, con i suoi epigoni che tuttora occupano i vertici dell’establishment economico-finanziario della Germania unita), al Processo di Norimberga fu deciso dietro le quinte di graziare in blocco tutti coloro che erano in qualche modo riconducibili ai circuiti dell’aristocrazia massonica sovra-nazionale.
Complimenti pertanto a Francesco Maria Toscano che, pur non disponendo di informazioni interne da addetto ai lavori massonici internazionali, al solo lume della sua intelligenza e del suo fiuto di cronista talentuoso, ha ben individuato nella dinastia Quandt una delle (plurime) componenti di lungo periodo dei circuiti elitari e oligarchici che egemonizzano da par loro istituzioni nazionali e comunitarie dell’Europa unita (si fa per dire).
Quanto al commento al pezzo in questione, cioè a

“Da Hitler a Merkel, l’eterna presenza della dinastia Quandt”, articolo del 23 ottobre 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere),

da parte di un certo “Filippo”, vergato il 24 ottobre 2013 alle ore 6:12 e che così recita:

filippo scrive:
24 ottobre 2013 alle 06:12
ma scusa, che serietà è ? mi citi come fonti una postata in un forum dove chiunque può dire quello che vuole e una pagina di blog di un povero pazzo?
onestamente sta storia di complotti e misteri sta diventando patetica.
ps. vedere tendenze naziste nel momento storico in cui gli ebrei, per la prima volta nella storia, purtroppo, hanno uno stato loro fa un po ridere.
sei come tutti i giornalai che urlano al nazismo quando invece siamo costretti, al pari della venezia del 1400, della germania di Weimar, alla povertà dalle lobby ebraiche.
prova a levarti quei due salami levoni che hai davanti gli occhi,

da un lato ci stupiamo (favorevolmente) per la grande mitezza e il grande aplomb con i quali gli risponde Toscano alle 6:22:

il Moralista scrive:
24 ottobre 2013 alle 06:22
Ho rilanciato la pagina di un forum che riporta testualmente un passaggio del Sole 24 Ore, da ritenersi la fonte primaria. In ogni caso non ci vogliono grandi studi per conoscere la storia della famiglia Quandt. Quanto alla pagina del “povero pazzo” non so a chi ti riferisci (a Repubblica? Al Messaggero? Boh),


dall’altro, senza alcun aplomb e senza alcuna mitezza, vorremmo dire a codesto “Filippo” di vergognarsi sia per le sgrammaticature in senso letterale (in poche righe ne ha accumulate svariate) sia per quelle di natura etica e storica.
Come ti permetti, malnato imbecille, di affermare “purtroppo” rispetto al fatto che gli ebrei possano disporre di “uno stato loro per la prima volta nella storia” (e semmai è la seconda, dato che prima della violenta e forzata diaspora degli israeliti disposta dall’Impero romano in seguito alle rivolte autonomiste giudaiche del 70 e 135 d.c., essi abitavano quella Palestina da cui furono estirpati e scacciati fra atroci sofferenze fisiche e morali)?
Perché mai il popolo ebreo non avrebbe diritto ad un proprio stato, anche se questo stato è persino più piccolo in km quadrati e in numero di abitanti della sola regione Lombardia?
E sei tu, imbecille di un “Filippo”, a parlare di insofferenza per “misteri e complotti” e a dire che è poco seria la trattazione puntuale e documentata di Francesco Toscano, quando poi te ne esci con la menata surreale (e complottistica della specie più becera e razzista) delle “lobby ebraiche” che avrebbero ridotto in povertà la Venezia del ‘400 (all’epoca massima della sua fioritura?) oltre che la Germania di Weimar (affossata semmai dall’egoismo nazionalista di alcuni ambienti francesi e britannici), e il medesimo starebbero facendo alla società europea (sic!) ?
E perché non parli direttamente di lobbies “demo-pluto-giudaico-massoniche”, usando l’espressione tanto cara al Duce e ai suoi tirapiedi (lo stesso Duce e gli stessi tirapiedi che erano stati riempiti di denaro dagli ambienti massonici britannici conservatori, per il mezzo di alcuni agenti dei servizi di intelligence del Regno Unito, al fine di fargli conquistare il potere in Italia)?
Il fatto è, caro “Filippo” dei nostri stivali (attento a non capitare a tiro di essi, a proposito, perché altrimenti ti prendiamo volentieri a calci…) che le componenti “demo” e “giudaica” non c’entrano nulla con le consorterie di potere che stanno riducendo in povertà i popoli europei, cui ben si addicono invece aggettivi come “pluto” e “massoniche”.
Ma si tratta di cenacoli massonici di matrice elitaria, conservatrice e reazionaria, quegli stessi che finanziarono e sostennero l’ascesa al potere di fascisti e nazisti (i quali per parte loro misero al bando la Libera Muratoria ufficiale, pluralista e democratica) e che però furono sonoramente sconfitti dai massoni progressisti e libertari anglo-americani, francesi e di altre lande del pianeta, significativamente ed autorevolmente guidati dal Fratello Franklin Delano Roosevelt.
Tu, imbecille di un “Filippo”, parli di “salami davanti agli occhi” di Toscano, mentre i tuoi sono ricoperti di fango e sterco antisemita?
Torna piuttosto alle scuole elementari per migliorare la tua grammatica, fatti le scuole serali per rendere minimamente accettabili le tue cognizioni sulla storia contemporanea, ed evita di assumere atteggiamenti di vile e sgangherato odio verso gli ebrei, altrimenti stai certo che ti veniamo a cercare e te ne facciamo pentire (anzitutto con una denuncia penale per istigazione all’odio razziale).

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 24-25 ottobre 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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