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11 settembre 2001-11 settembre 2013. GOD e DRP omaggiano come di consueto New York e il popolo statunitense, auspicando che i prossimi interventi militari USA siano diretti contro chiunque violi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, prescindendo da interessi energetici e geopolitici contingenti camuffati da ragioni umanitarie

 

 

 

 

Per omaggiare il popolo newyorkese e statunitense vittima tanto dell’odioso attentato dell’11 settembre 2001 (chiunque siano stati i mandanti e gli esecutori) quanto dell’altrettanto nefasto “Patriot Act” che ha inaugurato nella Patria della Libertà (gli USA) un pericoloso processo di involuzione peggiorativa dello stato di diritto in direzione liberticida, anti-democratica e fascistoide, riproponiamo la lettura del sempre attualissimo

11 settembre 2001-11 settembre 2011: Grande Oriente Democratico e Democrazia Radical Popolare rendono omaggio alla città di New York e a tutto il popolo USA. E manifestano analoga solidarietà a Israele, per tutte le campagne di odio che ha dovuto subire, nel presente (vedi ambasciate israeliane in Egitto e Turchia) come nel passato, sin dalla sua nascita in un minuscolo territorio medio-orientale (versione su www.grandeoriente-democratico.com) (clicca per leggere).

Quanto alla contingente situazione di tira e molla in merito all’opportunità o meno di un intervento militare adeversus il regime dittatoriale di Bashar Al Assad (e anche su questo si legga quanto scrivevamo nell’articolo del 2011 citato sopra), esortiamo i vertici politici USA e di tutti quei paesi democratici che ancora si riconoscano nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata all’ONU il 10 dicembre 1948, affinché si impegnino ad effettuare operazioni di polizia internazionale preventive (prima che qualcuno usi le armi chimiche contro questo o quello, prima che si realizzino quotidiani crimini contro l’umanità, prima che la vita umana sia spregiata in nome di ideologie dispotiche di matrice laica o confessionale) non soltanto in quei paesi che sono di un qualche interesse geopolitico ed energetico contingente…ma in ogni angolo del pianeta. In ogni territorio dove la dignità umana sia quotidianamente calpestata dalla tirannia di pochi uomini al comando.
Solo operando così, con uno spirito di assoluta onestà civile e intellettuale, i futuri interventi militari internazionali (degli USA e delle altre potenze democratico-liberali) potranno essere accolti come credibili e utili dall’opinione pubblica globalizzata.
E allora, si intervenga pure in Siria, ma non solo per abbattere il regime liberticida di Bashar Al Assad, ma anche per impedire che vadano al potere gli altrettanto illiberali e dispotici integralisti islamici che ad Assad stanno facendo la guerra civile.
Si intervenga in Siria per edificare un regime autenticamente moderno, pluralista, laico, interconfessionale, liberale e democratico.
Non riteniamo, quindi, che sganciare qualche bomba qua e là su obiettivi più o meno mirati (che poi tanto mirati non sono mai, causando spesso morti atroci di civili innocenti) sia sufficiente a risolvere il “problema siriano”.
Il Fratello Obama, sempre più irresoluto e mediocre nella sua condotta complessiva, mediti attentamente le nostre considerazioni.
Mediti anche sull’opportunità di riprendere in mano un progetto politico-economico euro-atlantico in stile New Deal rooseveltiano/Piano Marshall, mediante il quale coinvolgere gli stati tartassati d’Europa (Italia, Spagna, Grecia. Portogallo, Irlanda), mandando contestualmente a farsi benedire la Germania, i suoi satelliti e l’eurotecnocrazia di Bruxelles e Francoforte…
E veda se, invece che un incrocio mediocre fra Jimmy Carter e Lyndon Johnson (come ormai si avvia ad essere percepito urbi et orbi), voglia piuttosto essere ricordato come un epigono del grandissimo Franklin Delano Roosevelt.
Tanto sul piano delle iniziative socio-economiche che su quello di una visione geopolitica sapiente e di ampio respiro.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

con

LE CITTADINE E I CITTADINI DI DEMOCRAZIA RADICAL POPOLARE (www.democraziaradicalpopolare.it)

 

[ Articolo del 30 luglio- 11 settembre 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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